“Li amò fino alla fine” (Gv 13,1)
Con queste parole del Vangelo di Giovanni vogliamo esprimere il nostro dispiacere, il nostro cordoglio per l’inaspettata morte di Papa Francesco. I suoi gesti, le sue parole esprimono davvero l’amore che ha manifestato alla gente, al mondo intero. Il Pastore con addosso l’odore delle sue pecore, non poteva andarsene senza un ultimo saluto per tutti. Nessuno escluso.
Ripercorriamo alcuni passaggi degli interventi da lui proposti all’Ordo virginum; vogliamo “fare memoria”, “ricordare” nell’etimologia della parola “portare nel cuore” come luogo di memoria.
“Vi invito a rileggere e meditare i testi del Rito, dove risuona il senso della vostra vocazione: siete chiamate a sperimentare e testimoniare che Dio, nel suo Figlio, ci ha amati per primo, che il suo amore è per tutti e ha la forza di trasformare i peccatori in santi. Infatti, «Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola» (Ef 5,25-26). La vostra vita farà trasparire la tensione escatologica che anima l’intera creazione, che sospinge tutta la storia e nasce dall’invito del Risorto: “Alzati, mia bella, e vieni!” (cfr Ct 2,10; Origene, Omelie sul Cantico dei cantici II,12).” Dal Messaggio del Santo Padre Francesco nel 50° anniversario della promulgazione del Rito della Consacrazione delle Vergini
In piazza san Pietro all’Angelus di domenica 21 agosto 2022 ci salutava con queste parole: ” Saluto le consacrate dell’Ordo virginum e le incoraggio a testimoniare con gioia l’amore di Cristo”.
Grazie papa Francesco per la tua testimonianza, per la dedizione alla Chiesa e all’uomo fragile, solo, ramingo nel desiderio di Assoluto, di quel Dio che ci hai presentato come Padre amorevole e misericordioso.