Al sepolcro per incontrare e annunciare il Risorto
Meditazione di Mons. Michele Seccia, Vescovo di Teramo-Atri, all’Ordo virginum delle diocesi di Abruzzo e Molise
«La vergine consacrata è creatura pasquale, donna fasciata di risurrezione, testimone del Signore risorto nella Chiesa e anche dinanzi agli apostoli»: con queste parole del Card. Silvano Piovanelli, Arcivescovo di Firenze, Sua Eccellenza Mons. Michele Seccia, Vescovo della diocesi di Teramo-Atri, ha dato inizio all’incontro Dell’Ordo Virginum delle diocesi di Abruzzo-Molise che si è tenuto lo scorso 25 aprile (Lunedì dell’Angelo) presso il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, che aveva come tema “Al sepolcro per incontrare e annunciare il Risorto”.
Erano presenti una quindicina di consacrate e consacrande, provenienti da Chieti-Vasto, Termoli-Larino, Campobasso-Bojano e naturalmente Teramo-Atri, oltre al delegato del Vescovo per la nostra diocesi, padre Lorenzo Baldella, membro della comunità passionista che ci ha ospitate.
In pieno clima pasquale, Mons. Seccia ci ha proposto di meditare i racconti della risurrezione di Gesù, riportati dai quattro Evangelisti, dai quali emerge chiaramente l’importanza dell’incontro che determina poi il capovolgimento della vita: la vergine consacrata è una donna in ricerca, come l’amata del Cantico dei Cantici, che cerca l’Amore e, una volta incontrato, vorrebbe trattenerlo, adorarlo … Ma ella è inviata ad annunciare il Risorto; infatti, è noto che gli apostoli furono chiamati in causa proprio dalle donne che erano state mandate a raccontare ciò che era accaduto.
La vergine consacrata incontra il Risorto nella Parola, nella Liturgia delle ore, nell’Eucaristia e nel servizio alla Chiesa, mentre lo annuncia con la Parola, con la testimonianza e con uno stile di vita. Così, conclude Mons. Seccia, «la finalità della consacrazione verginale può essere trovata nell’evento della risurrezione».
Katiuscia Scarpone