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Consacrazione nell’Ordo Virginum di Simona Scale – 12 aprile 2014, parrocchia di s. Rocco RA

Omelia di S.E. Mons. Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia.

LA VERGINITA’ CONSACRATA

Se è vero che il Vescovo deve considerare con attenzione tutte le vocazioni, perché tutti i carismi siano riconosciuti e apprezzati per l’edificazione della sua Chiesa particolare, di fronte ad una persona che è chiamata a consacrarsi nell’Ordo Virginum, l’impegno e la gratitudine per i doni di Dio sono ancora più forti.
La vita consacrata, in diverse forme, è sempre stata un dono di grazia e di santità per molte donne nella storia della Chiesa; un segno dell’affermarsi della Signoria e del primato di Dio sia nella Chiesa che nel mondo. Dopo il Concilio Vaticano II e per sua scelta (SC 80), è rifiorita un’antichissima forma di consacrazione, quella dell’Ordo Virginum.

La rinascita di questo modello originario di consacrazione ci aspettiamo che rinnovi anche altri aspetti della vita della Chiesa, per esempio una nuova presenza della vita consacrata femminile, per quantità e qualità, a servizio della missione della Chiesa, secondo i tempi e i modi che lo Spirito di Dio vorrà. Ma mi aspetto anche che essa aiuti i nostri giovani credenti a confrontare le due vie della realizzazione della chiamata all’amore, quella matrimoniale e quelle consacrata, affinché i valori del dono sincero di sé, della appartenenza totale e fedele al Signore, direttamente o attraverso un partner umano, si illuminino a vicenda.

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